Ascanio Celestini con Gianluca Casadei
Studi per Museo Pasolini
Ascanio Celestini
Avvicinatosi al teatro intorno agli Anni Novanta, collabora come attore ad alcuni spettacoli (“Giullarata dantesca” 1996-1998) del Teatro Agricolo. Il cammino teatrale continua con testi di sapore pasoliniano: “Cicoria, In fondo al mondo, Pasolini” (1998), “Milleuno” (1998-2000), “Scemo di guerra” (2002), “Cecafumo” (2002), “Fabbrica” (2002), “Scemo di guerra. 4 giugno 1944” (2004), “La pecora nera – Elogio funebre del manicomio elettrico” (2005), “Live – Appunti per un film sulla lotta di classe” (2007), “Le nozze di Antigone” (2003). È inoltre l’autore della rubrica “Viaggi della memoria” su LA REPUBBLICA e partecipa alla trasmissione “Parla con me” condotta da Serena Dandini. Molti dei suoi spettacoli sono poi diventati libri e dagli stessi sono state tratte canzoni che hanno poi formato il disco “Parole sante” (2007), anche se il suo più grande successo rimane il romanzo “Lotta di classe” (2009). Nel 2007, debutta cinematograficamente nel film di Daniele Lucchetti Mio fratello è figlio unico con Elio Germano, Riccardo Scamarcio, Angela Finocchiaro, Massimo Popolizio, Diane Fleri, Alba Rohrwacher, Antonio Bruschetta, Anna Bonaiuto e Luca Zingaretti, ma ha anche partecipato al cortometraggio di Silvia Mattioli Le Eumenidi a Corviale (2001) e ha diretto la pellicola La pecora nera (2010) con Giorgio Tirabassi, Maya Sansa e Luisa De Santis, incentrato sulla vita di un uomo ricoverato in manicomio.
Gianluca Casadei
Diplomato in fisarmonica classica con Patrizia Angeloni al Conservatorio di Latina “O.Respighi” ed in Musica Jazz con Renzo Ruggieri all’I.M.P “G. Braga” di Teramo, ha seguito diverse master class e seminari tra cui quelle con Stefan Hussong, Hans Maier, Fabio Rossato e Antonello Salis.
Ha collaborato con Ascanio Celestini, Marco Paolini, Cliff Korman Ensemble, Tinto Penaflor, Paolo Vivaldi, Giuliano Sangiorgi (Negramaro), Alessandro Mannarino, Carlo Ambrosio, Giuseppe Spedino Moffa, Musica da Ripostiglio, Sinenomine, Orchestra Sinfonica del Teatro di Russe, Lorenzo Monguzzi, Corimè, Tango Libre, OltreTango, Roma Orquesta Tango, Tarantula Rubra Ensemble, Gabin Dabirè, Nuove Tribù Zulu, Ottaedro, Dreidel, BalTabaren.
Ha partecipato alla registrazione di diversi cd, tra i quali: Jesce Fore (Tarantula Rubra Ensemble, 2007), Parole Sante (Ascanio Celestini, RadioFandango, 2007, anche coautore e collaborazione agli arrangiamenti – Premio Ciampi 2007 per miglior opera prima, secondo classificato al Premio Tenco 2008 per la stessa categoria), Eyn tsvey…dreidel (Dreidel, Struwwelpeter, 2007, vincitore del Premio Opera Imaie 2009).
Lavora abitualmente, come turnista, alla registrazione di musiche di scena e colonne sonore per Teatro, Cinema e Televisione. Ha scritto musiche per spettacoli e performance teatrali, fra queste: La storia incantata (spettacolo finalista al XXIV Festival Nazionale del Teatro per Ragazzi di Padova e vincitore del Premio Titania-San Marino 2006).
Ha partecipato come musicista a concerti e trasmissioni radiofoniche e televisive in onda su RadioUno (Premio Tenco 2008), RadioTre (programmi La stanza della Musica, RadioTre Suite, Piazza Verdi e Notte di Lotte-Notte Bianca 2006 ), Rai2 (I Fatti Vostri), Rai3 (Concerti del Primo Maggio 2006 e 2007 a P.zza San Giovanni, Parla con me, Per un pugno di libri), Canale 5 (Il senso della vita).
E’ coautore, insieme a Matteo D’Agostino, Roberto Boarini e Ascanio Celestini delle musiche del documentario Parole Sante, di Ascanio Celestini, prodotto dalla Fandango e presentato, in anteprima, in concorso alla Festa del Cinema di Roma 2007.
Studi per Museo Pasolini
Secondo l’ICOM (International Council of Museums) le 5 funzioni di un museo sono: ricerca, acquisizione, conservazione, comunicazione, esposizione. Come potrebbe essere un museo Pier Paolo Pasolini?
In una teca potremmo mettere la sua prima poesia: di quei versi resta il ricordo di due parole “rosignolo” e “verzura”. È il 1929. Mentre Mussolini firma i Patti Lateranensi, Antonio Gramsci ottiene carta e penna e comincia a scrivere i Quadreni dal Carcere. E così via, come dice Vincenzo Cerami: “Se noi prendiamo tutta l’opera di Pasolini dalla prima poesia che scrisse quando aveva 7 anni fino al film Salò, l’ultima sua opera, noi avremo il ritratto della storia italiana dalla fine degli anni del fascismofino alla metà degni anni ’70. Pasolini ci ha raccontato cosa è successo nel nostro paese in tutti questi anni”.
Ascanio Celestini ci guida in un ipotetico MUSEO PASOLINI che, attraverso le testimonianze di chi l’ha conosciuto, ma anche di chi l’ha immaginato, amato e odiato, si compone partendo dalle domande: qual’è il pezzo forte del Museo Pasolini? Quale oggetto dobbiamo cercare? Quale oggetto dovremmo impegnarci a acquisire da una collezione privata o pubblica, recuperarlo da qualche magazzino, discarica, biblioteca o ufficio degli oggetti smarriti?
Cosa siamo tenuti a fare per conservarlo?
Cosa possiamo comunicare attraverso di lui?
E infine: in quale modo dobbiamo esporlo?
Di e con: Ascanio Celestini
Voci: Grazia Napoletano e Luigi Celidonio
Musiche: Gianluca Casadei
Suono: Andrea Pesce
Produzione: Fabbrica Srl e Teatro Carcano
Contributo: Regione Lazio e Fondo Unico 2021 sullo Spettacolo dal Vivo