S.T.A.I. a Medea – Open Circle Quartet
Nicoletta Taricani – voce
Giulio Scaramella – piano
Alessio Zoratto – contrabbasso
Emanuel Donadelli – batteria
DOVE
Area verde di Medea SP7, 10, 34076 Medea GO
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Corte Azienda Agricola Brumat Gabriele
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Open Circle Quartet
Il quartetto formato da Nicoletta Taricani alla voce, Giulio Scaramella al pianoforte, Alessio Zoratto al contrabbasso ed Emanuel Donadelli alla batteria è un gruppo stabile che lavora da diversi anni nel territorio friulano e non solo. Nel 2021 insieme ad altri musicisti hanno registrato l’album “In un mare di voci” di Nicoletta Taricani, una produzione di Artesuono.
In questa occasione si presentano al pubblico con un repertorio jazz, andando a rispolverare i grandi classici della tradizione afroamericana e a riarrangiare brani di grandi compositori come Thelonius Monk, Carla Bley, Pat Metheny.
Oltre essere Pentecoste domenica 5 giugno è anche la “Giornata Mondiale dell’Ambiente” promosso dalle Nazioni Unite e ospitata dalla Svezia. Al centro della giornata si metteranno in evidenza le possibilità di passare a stili di vita più sostenibili e più verdi.
Il tema “Solo una Terra” si focalizzerà sulla necessità di vivere in modo sostenibile, in armonia con la natura. Il pianeta terra è infatti l’unica “casa” per i suoi abitanti, e occorre salvaguardarne le risorse.
“S.T.A.I. a Medea 2022” è l’acronimo di
“Sostenibilità economica, Turismo sostenibile, Inclusività e Autenticità” a Medea.
La I° edizione del progetto “S.T.A.I. a Medea 2022” ambisce a brandizzare il territorio in previsione di “Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura 2025”. Si tratta di realizzare un concreto percorso di condivisione nato dall’urgente necessità di realizzare un cambiamento nell’amministrare il patrimonio naturale a beneficio delle generazioni future, di quelle attuali e immediatamente prossime favorendo così un benessere sociale ed economico paritetico. La sostenibilità deve essere un agire concreto tramite buone prassi che passano dall’informazione, attuata in diversi livelli (giornali, scuole, istituzioni), all’operatività delle singole persone grazie a piccoli e spontanei gesti.
Secondo il sondaggio “the future of humanity” condotto da poco prima della pandemia da Ipsos Mori per conto di Amnesty International, su 10 mila giovani di età compresa tra 18 e 25 anni (c. d. Generazione Z) in 22 Paesi il cambiamento climatico è uno dei problemi più importanti.